Progetto narrazione 2019/2020

RACCONTARE PER CONOSCERSI.

LA NARRAZIONE PER L'ACCOGLIENZA E L'INTEGRAZIONE

PROGETTO “NARRAZIONE”

Il Progetto nasce dalle esperienze della Metodologia Pedagogia dei Genitori attuate sul territorio locale in particolare nei contesti scolastici e socio-sanitari nell’ambito della disabilità e della non autosufficienza. Si ritiene infatti che la valorizzazione delle competenze e delle conoscenze educative della famiglia possa essere applicata anche in contesti differenti rispetto a quelli in cui la Metodologia è nata e possa trattare il tema dell’inclusione in senso più ampio, estendendosi, nello specifico di questo progetto, all’ambito dell’interculturalità.

L'inclusione diventa valore comune da diffondere nel contesto sociale, a partire dagli ambiti privilegiati per l'educazione, ovvero la famiglia e la scuola.

Parlare di interculturalità in ambito scolastico e sociale significa stimolare l’incontro consapevole di soggetti e identità culturali differenti, dove la diversità diventa opportunità di scambio e impulso alla crescita personale di ciascuno.

La narrazione può essere uno strumento utile in questo senso, in quanto favorisce il processo di rispecchiamento, reciprocità e vicinanza attraverso il riconoscimento di ciò che accomuna. Diventa terreno di scambio e reciprocità, dove ognuno porta aspetti di sé e nello stesso tempo riceve quanto gli altri hanno da dare. È possibilità aperta di comunicazione ed educazione sociale. Permette alla persona di riprendere dignità e realizzare l’etica del riconoscimento e l’atteggiamento di reciprocità culturale. Restituisce alla comunità sociale coscienza dell’attuale momento epocale di migrazione per costruire strumenti consapevoli di integrazione per tutti, non solo per i migranti.

Il Progetto prende forma attraverso la collaborazione di differenti soggetti che a livello locale operano in ambito sociale e in particolare in quello dell'accoglienza alle persone migranti.

Il Tavolo di lavoro vede insieme l'Unione NET, il Comune di Settimo Torinese, la Fondazione Comunità Solidale, la Croce Rossa Italiana e l'Associazione Casa dei Popoli nell'ambito delle attività previste nel Progetto SPRAR. Il percorso è accompagnato dal Prof. Riziero Zucchi dell'Università di Torino.

La proposta progettuale che si sottopone all'attenzione si inserisce in un percorso di “educazione alla cittadinanza” che comprenda la dimensione interculturale proponendo come obiettivi l’apertura, l’uguaglianza e la coesione sociale e coinvolge il Cpia 4 di settimo.

Nella parte rivolta agli istituti scolastici, il progetto si richiama ai principi dell´educazione interculturale, che vede l´intero coinvolgimento di tutte le discipline e di tutti gli insegnanti nella costruzione di un atteggiamento di rispetto e di accettazione della diversità.

L’educazione interculturale in ambito scolastico, solidamente sostenuta dalla normativa di riferimento, punta a promuovere il confronto, il dialogo e la reciproca trasformazione, per rendere possibile la convivenza ed affrontare i conflitti che ne derivano, evitando di separare gli individui in mondi culturali autonomi ed impermeabili.

La narrazione offre l'occasione per andare oltre l'etichetta del migrante, ricontestualizza la persona, con la sua storia, le sue relazioni, il contesto sociale e culturale di cui si fa espressione. La Pedagogia dei genitori e lo strumento della narrazione pongono l'accento e l'attenzione sulle caratteristiche positive, sulle potenzialità dell'individuo e sul rispecchiamento attraverso la condivisione di esperienze comuni a tutti (essere figlio, essere fratello, essere migrante).

Con la narrazione si crea un clima di contingenza e comunanza che aiuta ad andare oltre il pregiudizio e abbatte le distanze sociali e culturali, o quanto meno è in grado di valorizzare la differenza.

AZIONI OPERATIVE

Le seguenti azioni operative discendono da attività di coprogettazione svolte all'interno del Tavolo che vede presenti tutti i promotori del Progetto.

 

  1. 1. Costituzione gruppi di narrazione di giovani migranti all'interno delle classi del CPIA

- Avvio incontri per la costituzione dei gruppi, presentazione metodologia e strumenti di narrazione (gruppi di narrazione o “Con i nostri Occhi”), narrazioni orali.

- Attività formativa per insegnanti e operatori.

- Redazione narrazioni, loro raccolta all'interno delle attività didattiche del CPIA.

- Preparazione di dossier o lezioni sulle situazioni socio-storiche che hanno determinato l’attuale migrazione. Presentazione delle modalità di accoglienza residenza e prospettive future dei migranti. Relazioni con la popolazione locale. Quadro sinottico delle migrazioni interne italiane, dinamiche, modalità, parallelismi Interventi a più voci: migranti attuali (XXI sec) - migranti italiani (XX sec).

  1. Attività di restituzione e confronto rivolti a scuole (Scuola Secondaria di primo e secondo grado) di Settimo

Si struttureranno attività di narrazione da parte dei giovani migranti all'interno delle classi (precedute da inquadramento storico sulle nazioni di provenienza e seguite da inquadramento socio amministrativo sulle attuali condizioni – prospettive dei migranti, ecc.) , con momenti di discussione e confronto. La strutturazione proposta prevede:

- un incontro di preparazione plenario rivolto a tutti gli insegnanti coinvolti (2h);

- un incontro introduttivo in ciascuna classe, finalizzato alla definizione del contesto storico-politico e sociale in cui si colloca il fenomeno delle migrazioni (1h);

- attività di narrazione di due/tre giovani migranti (2h);

- spazio di confronto e riflessione con la presenza degli allievi e dei docenti coinvolti, (1h);

- incontro plenario di restituzione con le famiglie.

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